30.6.10

Bormio… forse.

Salgo al rifugio Branca, e mi viene in mente la mamma, giù ai Forni, con davanti frittelle di mele e panna montata.
Parcheggiamo a Livigno, e mi vedo spingere la carrozzina lungo lo Spol fino al ponticello dell’Alpisella, e poi l’immancabile fermata-caffè alla Latteria Sociale.
Guardo il Duemila e ripenso a quella volta che papà l’ha filmata mentre guarda in alto e, con la mano tesa, dice: “Piove”! E rimpiangi l’audio che ancora mancava.
La mamma, che ogni volta che si andava a Bormio le veniva l’herpes sul labbro.
Che comprava il latte crudo dal contadino e poi se non lo bevevi eran guai.
La mamma che faceva la spesa dal Popi (al ve dà roba de baita) e poi trascinava i sacchetti a piedi sù per via Rovinaccia.
E prendere il sole al Ciuk e poi per merenda mirtilli raccolti freschi sulla montagna, il foulard a trattenere i capelli e crema solare ovunque e l’immancabile sigaretta a portata di mano.
E – e – e…

M’è passata la voglia, di andare in vacanza a Bormio.