27.7.10

Etologia fai da te

A me piaceva da matti, quando ero giù a Montorfano, arrivare presto e sedermi da qualche parte lungo la steccionata dei recinti dei puledri. Poi osservavo le interazioni, non li fissavo mai negli occhi, ma sul groppone sì, e a seconda di come li guardavo si avvicinavano a curiosare o si allontanavano o si mettevano in gruppo... poi ho letto Monty Roberts e alcune di queste cose mi si son chiarite.

Mi divertivo un mondo.

C'era un puledro (beello, un quarterino scuro) che se ne stava sempre da solo, lontano dagli altri, un po' cacciato un po' ci si metteva da sé. Ma se lo controllavi abbastanza a lungo con la coda dell'occhio, fissando intanto gli altri in gruppo, lui pian pianino si avvicinava al recinto - sempre dall'altro lato rispetto agli altri - e veniva a controllare che cavolo faceva lì quell'umana matta :-)

Da quel posto sono andata via anni fa, per trovare un posto con coperto, che facessero lezione all'inglese un po' seriamente, e però sta cosa dei puledri nel recinto mi è mancata un sacco, non m'è + capitato di vederne così.