11.8.12

Como Città Razionalista

A proposito del post di ieri, parlano del “Percorso Razionalista” anche sul Corrierino, sottolineando come “La città è un Museo”, e “incentivare il turismo culturale consacrato al Razionalismo può metterci in competizione nel mondo”.

Però io dico, che senso ha una mostra una tantum, un sito web una tantum? Ha ragione da vendere l’Architetto Botta, intervistato ieri sul Corrierino*. Facciamo come Rovereto con Depero e il Mart; come a Dessau con la Bauhaus (e che ha da meno il Razionalismo? Niente! …beh, Mies van der Rohe… ahem qua sono di parte, l’adoro :) )

Lasciamo perdere i vecchi noiosi che sentendo parlare di Razionalismo dicono che barba, è da provinciali, da anni sempre la stessa storia (sentito di persona, è proprio da comaschi chiusi e retrogradi definire provinciale il Razionalismo e non valorizzarlo!)

Definiamo finalmente e apertamente “Como Città Razionalista” e scriviamolo ovunque, all’ingresso della città con un Monumento ai Caduti in scala ridotta al posto dell’Alambicco, a Grandate, per esempio, e una riorganizzazione di Camerlata rendendo la rotonda attorno alla fontana una vera Rotonda, diamo spazio a ‘sta benedetta fontana soffocata dal traffico; scriviamolo a chiare lettere su tutti i dépliant di presentazione della città; scriviamolo su tutti i cartelli turistici sparsi in città; rendiamo definitivo, e non una tantum, questo percorso urbano a suon di lettere giganti, senza dimenticare che non ci sono solo i citatissimi Novocomum, asilo Sant’Elia, Monumento ai Caduti, ma anche altri edifici magnifici

E perdiana, sfrattiamo la Finanza da Palazzo Terragni (ex Casa del Fascio), ché di spazi per loro ce ne sarebbero a iosa (a partire dall’ex distretto) e riportiamo i Razionalisti dove dovrebbero stare, facendo un Museo Razionalista nella Casa del Fascio, trasferendoci le opere di Sant’Elia** ora in Pinacoteca, raccogliendovi tutto il raccoglibile di Terragni, Cattaneo, Lingeri, ecc., organizzandovi mostre di architettura contemporanea, in parallelo alle Grandi Mostre a Villa Olmo (che se la giunta nuova lascia perdere commette un errore enorme, ché possono benissimo convivere e anzi devono convivere, grandi mostre e Razionalismo)… sarebbe perfetto, un Museo Razionalista lì: è un palazzo riconoscibilissimo, è in centro, ma soprattutto è bellissimo!

*Dal Corrierino di ieri: “A proposito di ricchezze architettoniche, nel caso di Como non si può non includere nel discorso anche la cittadella razionalista nella zona dello Stadio Sinigaglia e, ovviamente, lo stesso Palazzo Terragni. Il giudizio di Botta qui è duro: «Si tratta di un patrimonio non sufficientemente valorizzato. Una gestione accorta della città deve dare un nuovo significato a questi edifici. Magari in origine avevano solo scopi funzionali, come la Casa del Fascio, ma adesso tocca a noi far emergere i significati metaforici e simbolici molto più forti, che prima non avevano».”

**Sant’Elia era Futurista, ma senza i suoi disegni e l’insistenza di Terragni ora non avremmo il Monumento ai Caduti, quindi direi che ci sta di diritto anche lui :)