28.4.09

Ciao, nonna Feli

Allora Almitra parlò dicendo: ora vorremmo chiederti della Morte.
E lui disse:
Voi vorreste conoscere il segreto della morte.
Ma come potrete scoprirlo se non cercandolo nel cuore della vita?
Il gufo, i cui occhi notturni sono ciechi al giorno,
non può svelare il mistero della luce.
Se davvero volete conoscere lo spirito della morte, spalancate il vostro cuore
al corpo della vita.
Nella profondità dei vostri desideri e speranze,
sta la vostra muta conoscenza di ciò che è oltre la vita;
E come i semi sognano sotto la neve, il vostro
cuore sogna la primavera.
Confidate nei sogni, poiché in essi si cela
la porta dell'eternità.
La vostra paura della morte non è che il tremito
del pastore davanti al re che posa la mano su di lui
in segno di onore.
In quel suo fremere, il pastore non è forse pieno
di gioia poiché porterà l'impronta regale?
E tuttavia non è forse maggiormente assillato dal
suo tremito?
Che cos'è morire, se non stare nudi nel vento
e disciogliersi al sole?
E che cos'è emettere l'estremo respiro se non
liberarlo dal suo incessante fluire, così che possa
risorgere e spaziare libero alla ricerca di Dio?
Solo se berrete al fiume del silenzio, potrete davvero cantare.
E quando avrete raggiunto la vetta del monte,
allora incomincerete a salire.
E quando la terra esigerà il vostro corpo,
allora danzerete realmente.

"Sarà tra breve, un attimo di calma nel vento,
e un'altra donna mi partorirà"

(Kahlil Gibran, Il Profeta)