No, non pensate a medicinali, tisane, omeopatia (argh!), è molto più semplice di così…
La mia risposta si chiama cavallo (e C25K podcast, ma quella è una storia lunga)
(Grazie a Luca di Pandemia per la segnalazione)
No, non pensate a medicinali, tisane, omeopatia (argh!), è molto più semplice di così…
La mia risposta si chiama cavallo (e C25K podcast, ma quella è una storia lunga)
(Grazie a Luca di Pandemia per la segnalazione)
Sono una canna di bambù, mi fletto al vento ma non mi spezzo. Attenti quando torno dritta però, perché frusto.
Premessa: non amo seguire la moda. Il marito dice che sono un’anticonformista, e quando m’ha vista con la borsa ‘alla moda’ ereditata dalla mamma è inorridito, non è da te, ha detto (e in effetti io ODIO le borse a mano che ti bloccano il braccio col gomito piegato a reggerla, mi sento idiota. E sorry per il francesismo. Come diamine si fa a perdere l’uso di un braccio così, per seguire una moda??) Preferisco pensare che mi piacciono i classici, e comunque detesto regalar soldi inutilmente al guru del momento per una cosa che poi si usa sì e no due mesi. Però fare lèche vitrine mi piace, eccome, e sapere cosa c’è di moda anche, se non altro per prendere le misure di quanto sto fuori per la stagione (e in genere sto fuori un sacco, a giudicare da quel che vedo :-P )
Mai come quest’anno, però, ho amato tanto i corsi e ricorsi della moda. Perché in giro quest’anno si vede un’infinità di borse fatte come piace a me, le classiche tracolle messenger con la patta, di cuoio marrone o nero, e ieri davanti all’ennesima vetrina che esponeva l’ennesimo modello di gran marca e dal prezzo improponibile, dopo aver sospirato un “Quant’è bella…” mi sono guardata e ho fatto un sorriso grande così alla mia The Bridge di cuoio marrone vintage vecchia di quasi 25 anni, rispolverata per l’occasione, bella come una volta e mai tanto alla moda come adesso. Anche per questa volta sono a posto, non mi serve niente :D
Sometimes life hits you in the head with a brick. Don't lose faith. I'm convinced that the only thing that kept me going was that I loved what I did. You've got to find what you love. And that is as true for your work as it is for your lovers. Your work is going to fill a large part of your life, and the only way to be truly satisfied is to do what you believe is great work. And the only way to do great work is to love what you do. If you haven't found it yet, keep looking. Don't settle.E non c’è nulla che io possa aggiungere che non sia già stato ampiamente detto e scritto in questi giorni, ma queste frasi in particolare sarebbero da incorniciare e appendere in ufficio.
Remembering that you are going to die is the best way I know to avoid the trap of thinking you have something to lose. You are already naked. There is no reason not to follow your heart.
Steve Jobs, Stanford Commencement address, June 12, 2005.
Vogliono rifare Point Break. http://www.ilfoglio.it/soloqui/10372. Io non so chi preferivo, tra Johnny Utah e Bodhi. Dove li trovano, altri due come quelli?
è quel che succede a vivere con Entropia e Caos… passano, scompigliano, e io dietro a ripulire.
Altro che decluttering, minimalismo e compagnia bella, a volte avrei voglia di lasciare le cose come stanno, così magari guadando il caos per passare da un posto all’altro si rendono conto della fatica che si fa a risistemare. Oppure butto via tutto direttamente, così s’arrangiano.
Ieri hanno lasciato il salotto in un disordine tale che il lanciafiamme non bastava più.
Ci voleva un’arma di distruzione di massa.
Dite che ne trovo una su eBay?
Non ho dubbi sul fatto che esista un paradiso di prati infiniti per le erbe solitarie.Sì, e poi arrivano un cavallo, una pecora, una capra, una mucca! ^_^
(Ettore Sottsass)
(Ero in ufficio, quel giorno. Stavo traducendo non ricordo più cosa, internet e tv staccate per concentrarmi meglio. Silenzio e pace. Alle quattro passate arriva a casa il marito, incredulo, accende immediatamente la TV, chiedendomi ma non hai saputo, non hai sentito delle torri gemelle? Tu che sei sempre collegata a internet, oggi no?)
Non ce l’ho fatta, a guardare i mille speciali che fanno quest’anno in TV. Nemmeno a guardare un minuto dell’unico che volevo veramente guardare, quello sulla ricostruzione (tra l’altro, oggi ritrasmettono tutte e sei le puntate. Ma non ci riesco proprio.)
Magari un’altra volta, con meno clamore mediatico, con più silenzio. Ecco, il silenzio è quello che manca di più, ma va bene così, l’importante è fare silenzio dentro di noi ricordando queste cose.
Il pargolo ha aperto il Cassetto della Misericordia e ha sentenziato "Guarda un po', non vedevo così ordine qui dentro dal 1879!" O_o
“Senza immobilità,
non esiste silenzio.Senza silenzio,
non esiste saggezza.Senza saggezza,
non esiste chiarezza”.
(Bellissima poesia di Tenzin Priyadarshi, tradotta da Elle su MinimoBlog, citazione dal post A Beginner’s Mind di Tammy Strobel)
(Un post nato da qualche twit a ripetizione)
Ieri siamo andati a curiosare a Mercatopoli, per vedere cosa prendono, di cosa possiamo disfarci. In una vetrinetta c’erano un paio di Louboutin a 20(!!!) euro. Peccato che erano orrende, fiorate trasparenti, proprio il tipo di scarpe che metti tutti i giorni… La sede di zona è Villa Guardia, ed è incredibile la roba che non porta lì la gente, dagli articoli sportivi ai mobili ai soprammobili-orrendi-ricevuti-da-vecchie-prozie. (Appeso per aria c’era perfino un deltaplano. Ma voi lo comprereste un delta di seconda mano?) Guardavo e pensavo "ecco quasi che lo vendo anch'io, quello…" Ben che vada vendi, mal che vada la robba è già fuori casa e gliela lasci x beneficienza oppure, se proprio non la vogliono, la trasli direttamente in discarica :p
Questo se non torni tu a casa con altra robba! Oltre alle Louboutin, ho visto un Blackberry Curve a metà prezzo, lo Star Theater sempre a metà prezzo, un'ellittica che meno male che non mi ci sta in casa. E sul sito l’altro giorno c'era una Wassily di Breuer originale vintage a 800 euro. Meno male che non era alla sede di Villa Guardia, perché *mi piace da morire* e quella ce la farei stare, in casa :P Da un estremo all'altro: adoro la Wassily ma anche la Panton Chair… che se non altro in confronto costa un cacchio. Prima o poi… tenetemi :p
Leggendo i blogger minimalisti che abbondano ultimamente in rete, che tagliano e riducono perfino le case in cui vivono, pensavo che, dopotutto, vivrei bene anche con molto meno spazio rispetto a quello che ho. Poi però mi torna in mente una vecchia pubblicità della Rénault Espace che diceva qualcosa tipo la vera ricchezza è avere spazio. Naturalmente, che sia *il più vuoto possibile*, eh. In proposito, sto meditando di liberare altro spazio vendendo la cyclette, che tanto non la uso mai. Forse è meglio estrarre la vecchia MTB dalla cantina, che non far lavorare la cyclette in salotto ;-)
Quest’anno in valigia solo tre pantaloni (un bermuda, un corto, un lungo, tutti da trek), una T-shirt e tre camicie (senza maniche, maniche corte, maniche lunghe, tutte da trek), tre paia di scarpe comprese quelle da trek, maglia, pile, giacca. Enorme cambiamento dai chili di roba che mi tiravo dietro gli anni scorsi, senza mai metterla. Tanto poi la valigia era pesante ugualmente per colpa della roba del pargolo, che è un vuncio. Ah, ho ancora spazio per migliorare: della T-shirt avrei potuto benissimo fare a meno.
La fortuna dell’andare a cavallo senza avere il cavallo è che se vuoi dedicarti al tuo sport in vacanza hai bisogno di portarti dietro solo pantaloni, cap, stivaletti. Che stanno comodi sul sedile di dietro dell’auto. Il marito corre, ed è più minimal di me… maglietta, calzoncini, scarpe. Poi ci frega il pargolo, che vuole tirarsi dietro le MTB. (Poi abbiam fatto i minimal lo stesso, e le abbiamo affittate.)
Non c’è volta che scendendo dalla Valtellina non ci fermiamo allo spaccio Mello’s o Ande (e dire che da bambina ci si fermava alla Galbusera :-P). Non compro mai niente, che di abbigliamento sportivo ho già tutto quel (poco) che serve. Quest’anno non ho resistito a due camicie, una a maniche corte, una a maniche lunghe. In vacanza mi son resa conto che (era ora) le indosso + volentieri delle T-shirt, e mi son ripromessa che entrate due camicie nell’armadio, sarebbero uscite due T-shirt. Appena arrivata a casa ho aperto il cassetto delle T-shirt, per mantenere la promessa, e invece di eliminarne due le ho eliminate quasi tutte. Poi al mucchio ho aggiunto l’ultimo paio di vecchie scarpe da corsa, una vecchia borsa, due vecchi abiti.
Chi passa di qua si chiederà come diamine faccia una ad avere così tanti chili di roba da declutterare, ogni volta. Questa fa finta, pensate, o è una capitalista pentita. Capitalista sì, ma delle magliette stracciate… Sarà di famiglia (quando abbiamo vuotato il solaio della bisnonna c’è stato da mettersi le mani nei capelli), ma qua abbiamo la maledetta mania di tenere tutto, perché non si sa mai… avendo spazio, e non avendo mai traslocato (sicché non m’era mai presa la paura di dover spostare tutto altrove) avevo robba acquistata 15+ anni fa, e naturalmente negli anni se ne acquista altra, e poi è tutto talmente stipato che non trovi le cose, e per il principio di Pareto indossi il 20% delle cose per l’80% del tempo – dimenticando che hai un 80% di cose diventate vecchie e conciate che potrebbero benissimo prendere altre strade.
Per esempio una tipo questa. Pescata solo l’altro giorno, e sì, ho accumulato un sacco di Good Karma, regalando sacchi di vestiti vecchi alla Caritas, che non c’era niente di firmato per cui non mi girano i cabasisi, però magari se adesso riesco a monetizzare qualcosa dalle inevitabili robe del pargolo (abiti, passeggini, sdraiette, ecceteraeccetera) son più contenta.
E se parlo delle interminabili cose del pargolo mi ci vuole un post apposta, per cui per ora basta così. Sta diventando una regola, qui, il basta così :)
Dopo il primo e il secondo repulisti, continuo a sfrondare, eliminare, scartare.
Il mese scorso ho sfrondato la ‘galleria d’arte’ del pargolo, che prendeva tutta una parete dell’ufficio, lasciando solo pochi pezzi significativi.
Sabato, mentre faccio la polvere, mi chiedo all’improvviso “Ma che me ne faccio di ‘sto stereo, che l’ultima volta l’avrò usato otto anni fa?”… ebbene sì, ho fatto il decluttering dello stereo. Da figlia degenere di papà multimediale appassionato di musica – sì, uno di quelli con lo stereo che sembra una base spaziale, con casse degne di un concerto di Pollini (Maurizio, non il produttore di scarpe), cui dà fastidio anche il fruscio in decollo di una mosca a Taiwan – ascolto musica praticamente solo sull’iPod, o sul pc, o sulla piccola radiostereo in cucina… e lo stereo verrà deviato verso i lidi del nonno multimediale di cui sopra, ché magari non legge più tanto bene i ciddì, ma le casse vanno benissimo e sono certa che saprà come riciclarle ;)
Spostato lo stereo, lì accanto vedo le ultime 15 videocassette rimaste dal repulisti dell’anno scorso. Chissà, magari l’ultima volta pensavo che avrei rivisto più spesso Harry e Sally o Pomodori verdi fritti, dopo che erano lì a prender polvere da un decennio… ciaociao, plastica da riciclare! Ne ho conservate sei: una con la registrazione della casa in ristrutturazione, una con il filmino del matrimonio, una musicale di Bryan Adams (primo regalo dell’allora moroso), e poi L’uomo che sussurrava ai cavalli (mio film cult), Colpo Vincente (film cult del marito), Air Jordan (che si sa mai il pargolo impari ad amare il baskettaro giusto), ma solo perché verranno girate al nonno multimediale perché le riversi in DVD. Ah e le prime due resteranno comunque in archivio, ché i dividì dopo un po’ van rifatti, mentre videocassette di quindici anni fa si vedono ancora benissimo…
A fine giornata, dopo aver ulteriormente giapponesizzato la casa eliminando o riponendo cose (l’obiettivo sarebbe soprammobili-rari-tendenti-a-zero, ed è una dura lotta per una che ha sposato Entropia e generato Caos*), sono ripassata dal pc e ho sfrondato ancora, eliminando qualche altro contatto di Twitter e faccialibro, lasciando solo i blogger comaschi nella dashboard di Blogger e i blog che bene o male leggo almeno una volta la settimana nel blogroll.
Da che ne deriva che no, un invito su Gùgolplus non mi interessa, ho definitivamente declutterizzato i socialcosi :)
*prima o poi entro col lanciafiamme nella cameretta di Caos, e povero lui se è in giro!
Oggi giro a cavallo in Valgrande, Cavallasca. Non è poi così grande, ma mi sarei persa lo stesso dopo 5 minuti. Alla faccia dell'orientista! E solo a metà giro mi son ricordata d'avere gps+SportsTracker nel cellulare. Magari, se mi ricordo, la prossima volta non mi perdo.
n.b. devo trovare un rimedio per il Cavallo Mordace. Scorbutico, ribelle e con una pessima fama. Chissà come mai quelli così me li becco sempre io :)
(Appena ricevuto) Cliente: "Grazie mille per il lavoro che stai svolgendo! La traduzione è di ottima qualità, con una terminologia molto appropriata!" (Veterinaria e allevamento) (FB)
Stamattina ho letto sul Corriere un sondaggio su qual è il primo sfizio che ci si toglierebbe se si vincesse un milione di euro. Sembra che la risposta unanime delle donne italiane sia comprarsi un vestito/borsa firmato. Che idiozia. Io mi comprerei un cavallo :-P (e poi mezza Amazon in libri, che tutta non me la lascian comprare.)
Avevo segnalato a fine 2008 l'uscita di questo testo:
The Rider's Pain-Free Back:
Overcome Chronic Soreness, Injury and Aging, and Stay in the Saddle for Years to Come
Di James Warson, Ami Hendrickson.
Warson è un neurochirurgo specializzato in chirurgia spinale, nonché (cosa rara) cavaliere da tutta una vita, specializzatosi nel curare -e rimettere in sella- i tanti cavalieri cui dei traumatologi digiuni di equitazione avevano intimato di non montare più a cavallo per proteggere la schiena dalle lesioni. Noi cavalieri però siamo dei testoni seriamente ammalati di equestrite, e a un medico che ci intima di non montare più a cavallo facciamo tanti, ma tanti sberleffi...
Questo testo spiega con dovizia di particolari come funzionano la colonna vertebrale e la muscolatura dorsale, in che modo le varie attività equestri sollecitano la schiena del cavaliere, in quali danni si può incorrere anche solo con la normale attività in sella, e come proteggersi ed evitare guai nel corso degli anni, con esercizi di stretching e di potenziamento muscolare.
Dato che è molto ben scritto e molto interessante, sarebbe bello se ne venisse fatta la traduzione italiana. Ma poiché è anche *estremamente tecnico* sia per quanto riguarda la terminologia medica sia per quella equestre, andrebbe tradotto COME SI DEVE, possibilmente da un traduttore medico che ne sa anche di cavalli ;-)
"Translation is not a commodity (...) There is an increasing trend towards lower prices and faster turnarounds (...) A month later nobody will remember the constraints but the poor quality will be there for all to see."
via www.qualityintranslation.org (FB)
Noi riteniamo che il fornitore debba essere il socio in affari che fornisce il proprio miglior servizio al cliente sulla base della comprensione reciproca. Il fornitore non è il socio in affari che deve seguire alla lettera l'ordine del cliente, perfino al di là delle proprie capacità.(citato una vita fa da Stephanie Winston sull’Organized Executive, che traducevo per un cliente)
Hendrick Ho, Direttore Generale Samwha Electronics
all’inizio di febbraio ho fatto un esperimento: vediamo se riesco a stare un mese senza comprare nulla. dall’elenco degli acquisti proibiti ho escluso: il cibo, il cinema (niente pop corn nè m&ms però), il ristorante una volta a settimana, l’abbonamento dei mezzi e le spese mediche. ha funzionato, e ha funzionato così bene che ieri, 7 di marzo, ho deciso di scoprire se riesco a resistere per il secondo mese di fila.
places that pull: in cui non compro ergo sto benissimo (via tostoini)
Ecco una cosa che mi trova perfettamente d’accordo :)
A volte un’immagine vale più di mille parole. Sul sito http://cfsl.net/tsunami/ trovate bellissime opere grafiche ispirate alla tragedia giapponese. A me sono piaciuti molto questi due:
(di Dreamy, una giovane designer parigina che doveva partire tra poco per passare un anno di studio a Tokio)
(di Martine Fassier, un’artista che nel suo sito presenta opere grafiche stupende.)
Tra le altre opere, molte sono ispirate alla Grande Onda di Hokusai, che ho sempre trovato bellissima. Stasera, tanto per non farmi mancar nulla, ho iniziato un puzzle con l’Onda acquistato oggi. Non è tanto grande, ma è un delirio…
(Il tag Viaggi è lì perché il Giappone è in elenco da una vita e chissà mai se riuscirò mai ad andarci, in *questa* vita.)
Vivi il presente. quando stai mangiando, mangia. Quando stai amando, ama. Quando stai parlando con qualcuno, parlagli. Quando stai guardando un fiore, guardalo. Cogli l’attimo nella sua bellezza.”
Amore significa braccia aperte. se le chiudi, ti troverai solo con te stesso.”
(entrambe da Amore, di Leo Buscaglia)
“I exist as I am, that is enough,
If no other in the world be aware I sit content,
And if each and all be aware I sit content.”~ Walt Whitman, “Song of Myself.”
Everyone discusses my art and pretends to understand, as if it were necessary to understand, when it is simply necessary to love.”
Claude Monet
UL VAN DE SFROOS(Riccardo Borzatta su La Provincia di oggi)
(e la Coca Cola)
Davide,
anca se de quèll che t’èè cantaa
s’è capii dumà una parola
(Yanez)
ta ga piàsat a tüti.
Cume la Coca Cola:
sa cugnùss la sua marca rinumàada
ma sa rièss minga a capì cume l’è fada.”
E il cliente scrive: "Le traduzioni che ci ha inviato erano perfette." (abstract medici) Son soddisfazioni :-)
(FB)
Fino a che uno non si compromette c’è esitazione, possibilità di tornare indietro, e sempre inefficacia. Rispetto ad ogni atto di iniziativa c’è solo una verità elementare, l’ignorarla uccide innumerevoli idee e splendidi piani. Nel momento in cui uno si compromette definitivamente anche la provvidenza si muove. Ogni sorta di cose accade per aiutare cose che altrimenti non sarebbero mai accadute. Una corrente di eventi ha inizio dalla decisione, facendo sorgere a nostro favore ogni tipo di incidenti imprevedibili, incontri e assistenza materiale, che nessuno avrebbe sognato potessero venire in questo modo. Tutto quello che puoi fare, o sognare di poter fare, incomincialo. Il coraggio ha in sé genio, potere e magia. Incomincia adesso.
(Goethe, citato da Gianni Davico nel suo post De Aestimationibus)
Una canzone che riesce sempre a ipnotizzarmi (grazie a Scie Comiche per la citazione)
“Into the distance, a ribbon of black
Stretched to the point of no turning back
A flight of fancy on a windswept field
Standing alone my senses reeled
A fatal attraction holding me fast, how
Can I escape this irresistible grasp?
Can't keep my eyes from the circling skies
Tongue-tied and twisted Just an earth-bound misfit, I
Ice is forming on the tips of my wings
Unheeded warnings, I thought I thought of everything
No navigator to find my way home
Unladened, empty and turned to stone
A soul in tension that's learning to fly
Condition grounded but determined to try
Can't keep my eyes from the circling skies
Tongue-tied and twisted just an earth-bound misfit, I
Above the planet on a wing and a prayer,
My grubby halo, a vapour trail in the empty air,
Across the clouds I see my shadow fly
Out of the corner of my watering eye
A dream unthreatened by the morning light
Could blow this soul right through the roof of the night
There's no sensation to compare with this*
Suspended animation, A state of bliss
Can't keep my mind from the circling skies
Tongue-tied and twisted just an earth-bound misfit, I”
(Pink Floyd, Learning to fly)
*sì, c’è: in sella a un cavallo al galoppo, tutt’uno con il fluire dei suoi movimenti, il vento sul viso, sembra quasi di volare :)